APOCALISSI CULTURALI. L’ESTETICA DI TH. W. ADORNO E LE IMMAGINI DEL CAPITALISMO

22,00  IVA inclusa

Nell’epoca in cui viviamo, caratterizzata da un capitalismo sempre più aggressivo e globalizzato e dalle trasformazioni della partecipazione democratica in democrazia mediatica, riproporre una più meditata riflessione sulla teoria critica di Adorno, l’immagine del capitalismo più lucida prodotta nella prima metà del XX secolo, ci è sembrato quanto mai opportuno. Viviamo in un tempo che sembra segnato da una distanza incolmabile rispetto a quello in cui visse Adorno, eppure non possiamo non riconoscere nel pensiero del filosofo di Francoforte elementi di una correlazione essenziale che ha la capacità di dare senso al tempo in cui viviamo, ricostruendo quell’edificio
concettuale che allora, come oggi, non sembra più in grado di ospitare il tutto e di offrire risposte alla disumanizzazione della società capitalistica.
Recuperare Adorno e la sua tensione umanistica significa collocarsi nel punto più dolente della sua filosofia, in cui, senza nessun cedimento alla rassegnazione, si entra nello spazio dell’immaginario, delle potenzialità inespresse che spalancano il mondo del possibile, dell’utopia.

Anno di edizione: 2022
ISBN: 978-88-99370-39-8
Autore: GIUSEPPE PASCARELLI
Formato: cm 14×21
Pagine: 432

  • COD: ED043
  • Categoria:

Giuseppe Pascarelli è nato ad Armento (PZ) nel 1948. Laureato in Filosofia presso l’Università Federico II di Napoli, è stato docente di Lettere nelle scuole superiori. Cofondatore della casa editrice Grenelle, ha contribuito alla definizione della sua linea editoriale collaborando anche all’ideazione e realizzazione della collana Sproni. Ha scritto, insieme a Giuseppe Campanelli, il saggio storico Ettore Ciccotti. Sud e politica tra realismo e utopia. Sono sue, tra l’altro, le traduzioni, in ambito filosofico, dei tre libri di Agrippa von Nettesheim, De occulta philosophia, del Cantus circaeus di Giordano Bruno, de Il concetto di natura di Alfred North Whitehead. I suoi interessi letterari lo hanno spinto, in coerenza con il progetto editoriale di Grenelle, a tradurre numerosi testi di cui qui ricordiamo solo i più importanti: Dark laughter di Sherwood Anderson; Vittoria. Un racconto delle isole, di Joseph Conrad; Il mistero di Deep lake di Carolyn Wells.

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