ANNA KATHARINE GREEN (Brooklyn, 1846 – Buffalo, 1935) è riconosciuta come la pioniera del genere poliziesco negli Stati Uniti. Figlia di un avvocato di Manhattan, perse la madre giovanissima ma trovò nella matrigna una preziosa confidente e una spalla fondamentale che la incoraggiò a seguire la strada della scrittura, sostenendone i primi sforzi poetici infine l’inclinazione verso il romanzo poliziesco. Nel 1878 il suo romanzo d’esordio, Il Caso Leavenworth, fu un clamoroso successo. La calibrata suspense, l’intreccio studiato e una tecnica stilistica che si concentra sull’attenta verosimiglianza dell’aspetto investigativo, più che su quello misterioso o avventuroso del racconto, rendono la sua opera innovativa. Diversi i suoi primati: oltre ad essere la prima scrittrice a introdurre nei propri romanzi un personaggio seriale, Katharine Green è nota per aver dato vita alle prime figure di detective donna, come la giovanissima investigatrice Violet Strange o Miss Amelia Butterworth, sagace indagatrice che precorre la figura di Miss Marple di Agatha Christie. I suoi personaggi sono figure controcorrente, capaci di andare contro le regole e di scardinare il cliché dell’investigazione poliziesca come attività prettamente maschile. Lei stessa fu la prima donna a firmarsi con il proprio nome anziché usare uno pseudonimo, sfidando ancora una volta il primato degli uomini nel genere. Ammirata da autori come Wilkie Collins, Arthur Conan Doyle e Agatha Christie, che la riconobbe come fonte di ispirazione fondamentale, tra i suoi lettori più affezionati annovera i presidenti statunitensi Theodore Roosevelt e Woodrow Wilson.
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