Paolo Apolito ha insegnato Antropologia culturale all’Università di Roma tre e all’Università di Salerno. Studioso dei fenomeni religiosi e rituali, delle feste e dei ritmi musicali della civiltà contadina, ha lavorato sul campo con Annabella Rossi e Roberto De Simone. Negli ultimi anni ha inteso portare l’antropologia fuori dalle aule universitarie, inaugurando un esperimento di teatro antropologico con cui, nella veste di “antropologo a domicilio”, come ama definirsi, ha tradotto i risultati delle sue ricerche in un monologo visuale con accompagnamento musicale che porta in giro per l’Italia e, ora, nel romanzo qui pubblicato in cui vengono raccontate le “vite minime esemplari” di un’umanità esclusa, sfruttata, asservita ai potenti di turno. Tra i numerosi libri da lui pubblicati ricordiamo Ritmi di festa. Corpo, danza, socialità (Il Mulino 2014); Internet e la Madonna. Sul visionarismo religioso in Rete (Feltrinelli 2002); La religione degli italiani (Editori Riuniti 2001).
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